Oggi il cielo non ha colore del cobalto, le rocce sono troppo grigie, l'aria è fredda e asciutta, ma io sto bene, il mio sangue è finalmente in pace. Qui è salito mio nonno a carpire i segreti dell'orizzonte, qui è venuto mio padre a studiare il volo delle aquile. Ora tocca a me, nuovo cacciatore di infinito, guardare verso il sole aspettando l'arrivo maestoso della regina della montagna.
Questo sole giallo, queste nubi rosse, questa neve tinta di sangue, questo andare verso l'ignoto mi inquietano, ma alle mie spalle sento il fruscio dei tuoi sci, il soffio dolce del tuo respiro, il battito leggero del tuo cuore: so che non mi lascerai mai solo nel vuoto della vita.
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Testi di Luigi Alfieri e fotografie di Pierluigi Orler Archives
Aprile 2015
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